Il suggerimento per i risparmiatori è quello di comprare obbligazioni e Btp allo scopo di ottenere plus valenze e d eliminare le vecchie perdite. Sulla scorta di uno studio di CorrierEconomia, infatti, le perdite riferite all’anno 2013 e al 2012 e 2011 si possono in parte o del tutto detrarre dagli utili che si otterranno in futuro.
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Se si è conseguita una perdita nel 2010 per recuperare il 2014 è l’ultimo anno disponibile. Se è del 2013 la data finale sarà nel 2017. I bond adeguati per bilanciare potenziali perdite sono soprattutto emissioni che soffrono per i prezzi ‘depressi’ e che quindi prezzano sul mercato secondario meno di 100.
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Al momento la maggior parte dei titoli a reddito fisso con quotazioni di mercato inferiori al nominale hanno una forma cedolare indicizzata a qualche parametro di mercato, come ad esempio il tasso Euribor, che raffigura il parametro cui fanno riferimento le banche dell’area euro regolando crediti e debiti, o come il rendimento dei Bot semestrali, cui fa riferimento il Cct.
Si deve comunque tenere in conto anche emissioni obbligazionarie che, in concorrenza con il Btp Italia o il Btp indicizzato all’inflazione dell’area euro, offrono cedole che cambiano con il mutare del costo della vita.
In base allo studio citato sopra in base a quanto stimato da CorrierEconomia comprare questi titoli dà la possibilità di riscattare le perdite in quanto comprandoli con lo sconto di mercato e vendendoli a 100 si avrà l’utile necessario alla compensazione. Nel caso di salita dei tassi, i titoli più adatti saranno i Cct, i Btp Italia e gli indicizzati in generale.