Secondo un'analisi condotta da Mediobanca, Ferragamo dovrebbe riuscire a chiudere il 2011 con un fatturato di 903 milioni, un Ebitda di 151 milioni...
Secondo la banca d’affari Ferragamo dovrebbe inoltre registrare nel corso del prossimo anno un netto aumento dei ricavi a 1,017 miliardi, con un Ebitda di 186 milioni e un utile netto di 109 milioni. La situazione dovrebbe poi migliorare ulteriormente nel corso del 2013, quando le vendite dovrebbero arrivare a quota 1,142 miliardi, l’Ebitda dovrebbe raggiungere i 221 milioni e l’utile netto dovrebbe attestarsi a 49 milioni.
Il report è stato realizzato da Mediobanca in vista della quotazione in Borsa di Ferragamo, per la quale è stata presentata domanda di ammissione lo scorso 13 aprile, esattamente una settimana dopo la presentazione della stessa domanda da parte di Moncler, che però a pochi giorni dal via libera di Borsa Italiana ha annunciato dei aver rimandato l’Ipo. Per Ferragamo l’ok è atteso del corso della prossima settimana.
Mediobanca, che insieme a JP Morgan ricopre il ruolo di global coordinator nell’ambito dell’offerta finalizzata alla quotazione in Borsa, ha spiegato che a suo avviso è preferibile guardare alle stime 2012 piuttosto che ai multipli di quest’anno, che a quanto pare penalizzano Ferragamo rispetto alle altre società comparabili (Burberry, Lvmh, Richemont e Tod’s).
Non è ancora stato annunciato a quanto ammonta la percentuale di capitale che sarà posta in vendita ai fini della quotazione a Piazza Affari. L’attuale azionariato del gruppo, ricordiamo, vede Ferragamo Finanziaria al 56%, altri rami della famiglia al 36% e Majestic Honour (Peter Woo) all’8%.
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