Forbice sui conti per favorire la spending review?
Spending Review, anche la sanità coinvolta nei tagli. Il ministro Padoan ha affermato che il comparto (al pari di tutti gli altri) non è esente da revisioni di natura economica per migliorare la spesa pubblica: Margini di efficienza si possono trovare dappertutto, sanità inclusa”.Padoan aveva detto in primis che non preferisce adottare tagli lineari, ma che sarà costretto a farlo se nulla si muoverà . A fargli eco è Beatrice Lorenzin. Il Ministro della Salute ha dichiarato che non appena verificati i conti, è stata la prima a ritenere che sono molti i margini di risparmio nella sanità .Gli esperti, prima di far si che si intervenga con la forbice sui conti, hanno inquadrato il settore per far comprendere come si è evoluto il sistema.
Negli ultimi anni il settore sanitario ha pagato un prezzo molto alto all’obiettivo di risanamento dei conti pubblici. La necessità di rispettare gli impegni assunti a livello europeo, ha imposto al settore consistenti tagli, tali da comportare per il 2013 una riduzione del finanziamento statale in termini nominali, segnando un significativo punto di discontinuità rispetto al passato. Tutti i principali comparti di spesa sono stati interessati dai tagli: dal personale dipendente, con nuovi vincoli alle assunzioni e il ‘congelamento’ delle retribuzioni, agli acquisti di beni e servizi, alle diverse forme di assistenza accreditata e convenzionata.
Durante lo scorso anno, per il terzo anno di fila, la spesa sanitaria della Pa è diminuita (-0,3%) toccando quota 109,3 miliardi. Si chiude pertanto un triennio ragguardevole di risparmi, che nel passato si è verificato solo tra il ’92 e il ’95. L’incidenza della spesa sanitaria sul Pil si è ridotta nell’ultimo triennio di 3 decimi di punto, passando dal 7,3% del biennio 2009-2010 al 7% del 2011-2013.