Vodafone ha citato in giudizio Telecom Italia SpA sostenendo che l’azienda numero uno italiana delle telecomunicazioni avrebbe abusato della propria posizione dominante,  con l’intenzione e l’effetto di ostacolare la crescita della concorrenza nel mercato di rete fissa italiano. Vodafone ha avviato un’azione legale depositata presso il tribunale di Milano la scorsa settimana e ha  chiesto un risarcimento danni di oltre 1 miliardo di euro.Â
Vodafone Italia  – di cui il 77 per cento è di proprietà di Vodafone Group mentre la quota restante è detenuta dalla società statunitense Verizon Communications –  ha chiesto un risarcimento danni di oltre € 1 miliardo per le azioni perpetrate da Telecom tra il 2008 e il 2013, abusi che avrebbero danneggiato la concorrenza e l’innovazione, soffocato la scelta e minato il più ampio interesse dei consumatori italiani. Secondo Vodafone, Telecom Italia avrebbe di fatto limitato l’espansione delle unità italiane di Vodafone, così come di altri concorrenti ostacolando l’accesso alla rete fissa e impedendo agli operatori alternativi di offrire servizi internet a prezzi competitivi.
La causa legale dettaglierà come lo storico operatore italiano (ex monopolio) abbia danneggiato gli interessi di Vodafone Italia, provocando – come afferma la stessa società – una perdita di clienti esistenti e potenziali, attraverso attività predatorie, limitando la capacità di Vodafone Italia di far crescere il proprio business di rete fissa, e costringendolo a pagare costi artificialmente alti per poter competere sul mercato.  Telecom Italia, che non ha rilasciato alcun commento in merito, ha tuttavia reso noto in una dichiarazione che “sarà in grado di dimostrare la correttezza del suo comportamento”.
Telecom Italia, che sta lottando per attuare una strategia di turnaround mentre il gruppo affronta un calo delle entrate derivanti dalla propria linea fissa e dal business online, ha dovuto sottoscrivere ulteriori € 2,2 miliardi di goodwill nella prima metà dell’anno, ma ha negato di dover ricorrere ad una raccolta di capitale di emergenza nel tentativo di rattoppare un bilancio martoriato dalle pressioni economiche e dalla serrata concorrenza. Telecom, recentemente sospesa a Piazza affari proprio per le voci di un aumento di capitale, ha inoltre aggiunto di non aver intenzione di vendere il proprio “core” business brasiliano per fare cassa.
La società ha tuttavia tagliato le sue stime di profitto per il 2013 dopo la pubblicazione di una perdita netta rispetto all’utile registrato lo scorso anno, mentre i ricavi sono scesi nel primo semestre del 7 per cento, portandosi a € 13,7 miliardi.