Contratto leasing chiuso dopo il rilascio della necessaria Autorizzazione integrata ambientale.
Via libera alla realizzazione, a Nera Montoro, frazione del Comune di Narni, in Provincia di Terni, di un biodigestore in grado di trattare annualmente oltre 40 mila tonnellate di frazione organica. A darne notizia è stata TerniGreen, società quotata sull’Aim Italia, dopo che è scattata l’operatività di un contratto di leasing con Unicredit Leasing S.p.A…
Questo, in particolare, è stato possibile dopo che è avvenuto il rilascio della necessaria Autorizzazione integrata ambientale. L’operazione, nella quale TerniGreen è intervenuta quale società utilizzatrice, ha previsto la cessione alla società di leasing di Unicredit, per un corrispettivo pari a 2,35 milioni di euro più imposta sul valore aggiunto (IVA), del diritto di superficie del sito industriale dove l’impianto risulta essere in corso di costruzione.
► GREEN ECONOMY NEL GIORNO DELLA TERRA
A gestire il biodigestore, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dalla società quotata sull’AIM Italia, sarà la GreenAsm S.r.l., una joint venture controllata con il 50% delle quote rispettivamente da ASM Terni S.p.A. e da TerniGreen S.p.A.. A livello industriale è atteso dall’attività del biodigestore un recupero energetico annuo pari a quasi 5 GW, mentre dal trattamento aerobico si otterrà compost di qualità utilizzabile nel settore agricolo.
► INVESTIRE NELLA GREEN ECONOMY, LA NUOVA FRONTIERA INDUSTRIALE
In termini finanziari il contratto di affitto stipulato con la società di Unicredit ha una durata pari a 18 anni a fronte del pagamento di 10,85 milioni di euro. 2,1 milioni di euro più IVA, quale maxicanone anticipato, sono stati versati da TerniGreen S.p.A. contestualmente alle firme sull’atto di compravendita.
Questo, in particolare, è stato possibile dopo che è avvenuto il rilascio della necessaria Autorizzazione integrata ambientale. L’operazione, nella quale TerniGreen è intervenuta quale società utilizzatrice, ha previsto la cessione alla società di leasing di Unicredit, per un corrispettivo pari a 2,35 milioni di euro più imposta sul valore aggiunto (IVA), del diritto di superficie del sito industriale dove l’impianto risulta essere in corso di costruzione.
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