L’Est fornisce spinta propulsiva al mercato dell’auto e, nel complesso, a tutto il settore dell’automotive, mentre Paesi come la Grecia ed il Portogallo, in virtù di una congiuntura economica e finanziaria pessima, scendono in doppia cifra.
L’Europa è un continente che attualmente è a due velocità anche in materia di vendite di nuove auto. Dagli ultimissimi dati diffusi dall’Acea, riguardanti il mese di aprile del 2012, emerge infatti che l’Est fornisce spinta propulsiva al mercato dell’auto e, nel complesso, a tutto il settore dell’automotive, mentre Paesi come la Grecia ed il Portogallo, in virtù di una congiuntura economica e finanziaria pessima, scendono in doppia cifra.
Male anche Paesi come il Belgio, l’Olanda, la Spagna e l’Italia, mentre la Francia, seppur registrando un -1,9% nello scorso mese di aprile del 2012, mostra segnali di tenuta considerando il confronto con l’aprile 2011 quando le immatricolazioni erano state particolarmente sostenute.
► IVECO PUNTA ALLA CINA
Questo è quanto, tra l’altro, ha messo in risalto l’Unrae, l’Unione delle case estere che operano in Italia, che ha inoltre sottolineato come l’Italia di questo passo rischi di essere il Paese dell’Eurozona che più di tutti contribuirà a tenere bassa la media delle vendite di nuove auto.
► ORDINI AUTO AI MINIMI STORICI
Questo, in accordo con quanto dichiarato dal Direttore Generale dell’Unione, Romano Valente, nel caso in cui anche nei prossimi mesi Paesi come l’Inghilterra e la Germania dovessero continuare a riportare dati sulle immatricolazioni in aumento anno su anno. Nel dettaglio, il mercato auto in Germania il mese scorso è cresciuto del 2,9%, mentre in Gran Bretagna c’è stato un incremento del 3,3%.
Male anche Paesi come il Belgio, l’Olanda, la Spagna e l’Italia, mentre la Francia, seppur registrando un -1,9% nello scorso mese di aprile del 2012, mostra segnali di tenuta considerando il confronto con l’aprile 2011 quando le immatricolazioni erano state particolarmente sostenute.
► IVECO PUNTA ALLA CINA
Questo è quanto, tra l’altro, ha messo in risalto l’Unrae, l’Unione delle case estere che operano in Italia, che ha inoltre sottolineato come l’Italia di questo passo rischi di essere il Paese dell’Eurozona che più di tutti contribuirà a tenere bassa la media delle vendite di nuove auto.
► ORDINI AUTO AI MINIMI STORICI
Questo, in accordo con quanto dichiarato dal Direttore Generale dell’Unione, Romano Valente, nel caso in cui anche nei prossimi mesi Paesi come l’Inghilterra e la Germania dovessero continuare a riportare dati sulle immatricolazioni in aumento anno su anno. Nel dettaglio, il mercato auto in Germania il mese scorso è cresciuto del 2,9%, mentre in Gran Bretagna c’è stato un incremento del 3,3%.