Nuovi contratti onshore in Messico per un valore totale di circa 800 milioni di dollari.
La controllata del gruppo Eni ha acquisito dal gruppo petrolifero Pemex il contratto Epc per due unità di desulfurizzazione e due unità di rigenerazione delle ammine, lavori che hanno una durata prevista di 38 mesi e saranno realizzati presso due raffinerie del committente.
Ma oltre a questo Saipem ha anche negoziato diversi incrementi dello scopo del lavoro su contratti onshore esistenti in Africa occidentale ed in Medio Oriente. Ovviamente il titolo Saipem ha beneficiato di questi nuovi contratti in giro per il mondo, chiudendo la seduta di ieri a Piazza Affari in rialzo del 2,89% a quota 26,73 euro per azione.
Le aspettative di ripresa della domanda di greggio sono sostenute dall’aumento delle importazioni dello stesso in Cina, questo nonostante l’aumento delle scorte registrato la scorsa settimana in America e segnalato dall’Api.
L’Api ha anche mostrato un incremento dello stock pari a 6,5 milioni di barili nella settimana scorsa, ben oltre le stime degli analisti che parlavano di 1,9 milioni.
Un prezzo di 70-80 dollari al barile è ritenuto equo dal cartello, ma lunedì l’Algeria ha dichiarato di considerare giusto un prezzo superiore agli 80 dollari.