Il future sul Crude con scadenza a gennaio ha perso lo 0,7% a quota 87,79 dollari al barile.
Durante l’intera ottava il prezzo del petrolio ha perso l’1,6%, ma l’ultimo calo del prezzo dell’oro nero è dovuto principalmente ai timori che arrivano dalla Cina.
Ieri il paese cinese ha infatti aumentato il coefficiente delle riserve obbligatorie delle maggiori banche del Paese di 50 punti base, inoltre il Governo ha anticipato proprio alla giornata di oggi la pubblicazione di una serie di importanti dati macroeconomici.
La pubblicazione di questi importanti dati ha subito dato il via ad una forte speculazione su un possibile e imminente aumento dei tassi d’interesse, con gli investitori che credono che gli sforzi del Governo della Cina per fermare l’inflazione possano frenare anche l’economia mondiale, dunque anche la domanda globale di energia e di petrolio.
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