Anche per il 2013, quantomeno per la prima parte dell’anno, le previsioni per il settore auto non sono rosee. L’Unrae, Unione delle case automobilistiche estere che operano in Italia, ritiene infatti che è molto difficile prevedere a cavallo tra il 2012 ed il 2013 un’inversione di tendenza per il settore.
Questo perché, tra l’altro, ci stiamo avvicinando al termine del Governo Monti e quindi alle Elezioni Politiche del 2013 che genereranno inevitabilmente un vuoto a livello legislativo. Ciò nonostante il Presidente dell’Unrae Jacques Bousquet ha sottolineato come non ci sia momento migliore per cambiare l’auto come quello attuale.
► IVECO PUNTA ALLA CINA
Questo perché le case automobilistiche stanno spingendo forte sugli investimenti e sull’innovazione di prodotto, e perché le vendite sono accompagnate da incentivi e da forti sconti da parte dei concessionari. E’ questa la risposta dei produttori in Italia ad undici mesi di fila di calo del mercato contraddistinto dalle difficoltà legate alla crisi finanziaria ed economica che pesa come un macigno sulla capacità di spesa e sulla propensione al risparmio delle famiglie.
► ORDINI AUTO AI MINIMI STORICI
In merito il Presidente dell’Unrae è tornato ribadire come la filiera dell’auto risenta della crisi a livello occupazionale, dell’inasprimento della tassazione e dei rincari che partono dai carburanti per arrivare alla copertura obbligatoria di responsabilità civile ed ai costi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle vetture. Ma a rimetterci è anche lo Stato visto che il calo delle vendite di auto genera minori introiti per l’Erario a partire dall’imposta sul valore aggiunto (Iva).
Questo perché, tra l’altro, ci stiamo avvicinando al termine del Governo Monti e quindi alle Elezioni Politiche del 2013 che genereranno inevitabilmente un vuoto a livello legislativo. Ciò nonostante il Presidente dell’Unrae Jacques Bousquet ha sottolineato come non ci sia momento migliore per cambiare l’auto come quello attuale.
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