La Pirelli potrebbe non arrivare alla fine del patto sindacale previsto per il 15 aprile del 2014. In patto di sindacato che sembra oscillare nell’attuale situazione, oscillazioni che mettono in discussione quella che è la data di scadenza.
La stessa società ha incaricato l’avvocato Alessandro Pedersoli di valutare la situazione. Ed è proprio Alessandro Pedersoli che sta dando vita a delle consultazioni, consultazioni che hanno il fine di capire quella che è l’attuale situazione e come è meglio comportarsi. Le consultazioni di Alessandro Pedersoli si svolgono con quelli che sono gli azionisti aderenti al sindacato di blocco, consultazioni con cui si valuterà la possibilità di sciogliere anticipatamente il patto di sindacato, un patto di sindacato in scadenza per il prossimo 15 aprile del 2014.
Notizie simili si erano sono sviluppate in un contesto analogo, Rcs MediaGroup: i soci e la fine del patto sindacale. E mentre la stampa nazionale guarda con attenzione il caso Air France pronta a diluire in Alitalia per Les Echos, Pirelli prende in considerazione la fine del patto di sindacato.
L’attuale situazione dei soci rilevanti è la seguente: i soci rilevanti della compagnia detengono il 31,5% del capitale, un 31,5% di capitale suddiviso nel seguente modo: Camfin con il 13,32% del capitale; Mediobanca con il 4,6% del capitale; Edizione-Benetton con il 4,61% del capitale; Generali con il 4,41% del capitale; Fonsai con l’1,85% del capitale; Intesa con l’1,62% del capitale; Sinpar-Lucchini con lo 0,63% del capitale; Moratti che detiene lo 0,49% del capitale.
Una situazione che prenderà gli sviluppi nelle prossime giornate
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