
Macht, in particolare, ha affermato che, a seguito della fusione con Volkswagen, Porsche prevede di aumentare la produzione addirittura del 50% mentre Winterkorn si è limitato a sottolineare il potenziale del gruppo in paesi come la Cina o l’India e ad affermare che i vertici di entrambe le case automobilistiche hanno grandi progetti.
Il direttore finanziario di Volkswagen Hans-Dieter Poetsch qualche giorno fa ha affermato che nel 2018 la produzione del gruppo nato dalla fusione di Volkswagen e Porsche potrebbe diventare il primo produttore di automobili al mondo, superando anche Toyota.
Allo stato attuale, tuttavia, come hanno confermato anche i vertici delle due case automobilistiche, la capacità di entrambi i gruppi non è tale da riuscire a produrre il volume di unità che si prevede di vendere nel 2018. Per questo Porsche e Volkswagen hanno in mente una serie di investimenti, soprattutto in Cina.
Porsche, inoltre, si trova a dover affrontare la situzione derivante dal calo di vendite subito a causa della crisi economica, una situazione che la casa automobilistica prevede che vada via via migliorando nei prossimi mesi, soprattutto dopo il periodo natalizio.
A seguito della fusione tra le due case automobilistiche, ricordiamo, Volkswagen acquisirà il 42% di Porsche che a sua volta rimarrà un marchio indipendente con sede a Stoccarda ma al tempo stesso integrato in una nuova società che comprende i marchi Volkswagen, Volkswagen Veicoli Commerciali, Seat, Skoda, Audi, Bugatti, Lamborghini, Bentley, Porsche e Scania.