I mercati nazionali continuano a subire l’influenza delle decisioni interne, come si evince dalle ultime notizie legate alla Tobin Tax su Piazza Affari, ma anche dalle decisioni legate dagli USA e dall’EU. Infatti il Vecchio e il Nuovo Continente tornano a fare da protagonisti nel mercato azionario italiano per via di due fenomeni ben distinti: la stretta monetaria degli Stati Uniti d’America e la decisione della Banca Centrale Europea di non mettere mano ai tassi.
Dopo le principali notizie che dall’Europa all’America fanno il giro dei principali quotidiani, Piazza Affari, nella giornata di venerdì scorso ha oscillato per lungo tempo rimanendo sempre sulla parità per poi chiudere con un 0,73%. Andando ad analizzare i singoli titoli di questa settimana che giunge al termine si evidenzia che il Monte dei Paschi di Siena va verso un aumento trovando la bocciatura della Goldman Sachs. Telecom Italia, invece, aveva cominciato la giornata di venerdì scorso con un buon avvio ritrovandosi alla fine a retrocedere.
Chiare influenze anche nel territorio europeo e in quello americano. In Europa: Parigi (+0,72%), Londra (+0,83%) e Francoforte (+0,96%). Wall Street, con le quinta seduta consecutiva chiusa in ribasso, torna ad intonarsi nella fine della settimana. Il Dow Jonessale allo 0,9% assieme a S&P 500. Il Nasdaq, invece, riesce a recuperare lo 0,6% per via dei timori legati al tapering.
Date le principali posizioni scaturite dalla stretta monetaria degli Stati Uniti d’America e dalla posizione sui tassi della Banca Centrale Europea, erano inevitabili le conseguenze nei diversi mercati azionari del Vecchio e del Nuovo Continente.
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