Il Comune di Milano ha già messo a budget 2010 circa 15 milioni di euro per i dividendi attesi da A2A.
La prima notizia però è che il Comune di Milano ha già messo a budget 2010 circa 15 milioni di euro per i dividendi attesi da A2A.
Zuccoli ha dichiarato che il Comune meneghino, essendo un importante azionista, si siederà all’assemblea di A2A e farà la sua proposta. Tuttavia non viene esclusa del tutto l’ipotesi di usare le riserve per garantire i dividendi agli azionisti.
Ora bisognerà affrontare questo tema abbastanza scottante prima della prossima estate, dal momento che la riduzione del debito è un obiettivo primario del nuovo piano 2010-2014 di A2A, la quale ha previsto un debito netto a 2,8 miliardi di euro a fine 2014, in calo dagli attuali 4,7 miliardi, tenuto conto della generazione di cassa per 1,9 miliardi.
Il debito netto sale a 4,3 miliardi se si tiene anche conto della distribuzione di 1,5 miliardi di euro di dividendi nel quinquennio. Proprio per questo motivo non sono impossibili cessioni di attività non strategiche o l’espansione delle attività industriali.
Potrebbe essere fondamentale in quest’ottica la cessione di Alpiq, società svizzera a bilancio A2A per 90 milioni di euro.