Il petrolio è sceso di 24 centesimi arrivando a valere 58.79 dollari al barile, comunque a Milano Eni ha recuperato dai minimi giornalieri.
Il petrolio è sceso di 24 centesimi arrivando a valere 58.79 dollari al barile, comunque a Milano Eni ha recuperato dai minimi giornalieri, aiutato dal fatto di essere il primo produttore in Africa con 1 milione di barili di petrolio al giorno.
Paolo Scaroni, a.d. Eni ha parlato apertamente delle strategie del gruppo nel continente africano: “Siamo il primo produttore straniero in Egitto, Libia, Algeria e Tunisia. Siamo ugualmente presenti anche in Nigeria, Angola, Congo-Brazzaville, Gabon e Marocco. Abbiamo 5 miliardi di barili di riserve nel continente, tra le quali le importantissime risorse libiche. Per quanto riguarda l’Algeria con gli investimenti attuali, si dovrebbe aumentare la nostra produzione: 100.000 b/g dal 20% al 30% in tre anni. Siamo partner di Sonatrach, da cui acquistiamo anche il gas.â€
Scaroni ricorda inoltre come Eni sia stata la prima azienda petrolifera a firmare un accordo con l’Egitto lasciando ben il 75% dei profitti al paese africano, quando tutte le altre aziende firmavano accordi 50/50. Eni ha inoltre firmato accordi anche con la Libia recentemente, garantendosi lo sfruttamento di quelle zone per gas e petrolio almeno fino al 2047.
Scaroni ha inoltre previsto che il gruppo investirà 10 miliardi nella costruzione del primo complesso di produzione di Gnl nei prossimi cinque anni. “I nostri rapporti con il Presidente Gheddafi sono buoni†ha concluso.
Inoltre, Eni guarda anche al di fuori dell’Africa, è proprio notizia di ieri la firma di un accordo la Quicksilver, azienda americana produttrice di gas.