In seguito all’accordo approvato circa il concordato preventivo biennale, ecco che lo Stato decide di andare a modificare per l’ennesima volta l’ambito legato agli adempimenti fiscali legati alle partite Iva.
A partire da quest’anno, infatti, ben cinque milioni di lavoratori autonomi potranno contare su un’interessante novità, ovvero avranno la possibilità di effettuare il pagamento delle tasse mensilmente. Insomma, potranno spalmare il pagamento delle tasse addirittura su dodici rate. L’intenzione del Governo è ben chiara a tutti, ovvero fare in modo che la norma che è già presente grazie al decreto di gennaio possa diventare a tutti gli effetti strutturale. Grazie a tale previsione di legge, ecco che tutti coloro che hanno a disposizione una partita Iva hanno l’opportunità di scegliere un’alternativa conveniente.
Ovvero, possono effettuare una dilazione di sette mesi, al posto che la precedente soluzione di sei mesi in riferimento alla somma che deve essere versata come saldo, ma anche in relazione al primo acconto di tutte quelle imposte che sono state oggetto di apposito calcolo sull’anno precedente. Una procedura che diventa sicuramente più razionalizzata e che si va a snellire, in merito ad adempimenti tributari che spettano in maniera specifica ai lavoratori autonomi.
Da quest’anno, di conseguenza, ecco che i lavoratori autonomi, ma solo ed esclusivamente quelli che percepiscono un reddito che si spinge entro il limite pari a 170 mila euro, hanno la possibilità di scegliere la rateizzazione anche del secondo acconto. Quest’ultimo, di solito, scade nel mese di novembre. Quindi, il secondo acconto verrebbe spalmato su cinque mesi, con la possibilità di ritardarlo nel mese di gennaio, senza però che sia previsto il pagamento di alcun tipo di somma a livello di interessi.
In generale, bisogna mettere in evidenza come ci troviamo di fronte a un intervento dello Stato che, in pratica, non ha alcun costo. Il Governo mira a raggiungere due piccioni con una sola fava. Ovvero, da una parte si cerca di rispondere in maniera efficace rispetto alle richieste dei contribuenti e dall’altro, invece, si prova a garantire che all’Erario arrivi sempre un gettito piuttosto costante.
Albero Gusmeroli, ovvero il numero uno della commissione Attività produttive della Camera, che tra l’altro riveste pure il ruolo di responsabile per le materie fiscali della Lega, ha voluto chiarire un altro aspetto. Ovvero, che il Governo dovrebbe scendere nuovamente in campo in questo settore, provvedendo all’emissione di un decreto già nel corso dei prossimi tre mesi, senza che ci sia alcun aggravio per le casse dello Stato.