Stamane Gazprom ha reso noto che il suo direttore generale si recherà a Bruxelles per discutere i dettagli relativi alla..
La decisione è stata presa questa mattina a Kiev, solo dopo che l’Ucraina ha accettato di firmare un nuovo accordo, senza alcuna condizione. La Russia, infatti, aveva dichiarato di non poter riattivare le esportazioni di gas poichè l’Ucraina aveva aggiunto, nel precedente accordo, delle clausole inaccettabili dalla Russia.
L’Ucraina, infatti, era stata accusata dalla Russia per aver aggiunto, nel primo accordo, la frase scritta a penna “con dichiarazione in allegato“. La dichiarazione in allegato incriminata, sostanzialmente, negava che l’Ucraina si fosse appropriata di gas in transito proveniente dalla Russia e diretto in Europa e, inoltre, che la Russia avrebbe dovuto fornire una certa quantità di gas in più al fine di mantenere intatta la pressione nelle relative condutture.
Per tentare di risolvere la controversia è intervenuto anche il presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso che ha cercato di ripristinare l’accordo parlando telefonicamente con il primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko. L’Ucraina, quindi, a seguito di tale conversazione, ha accettato di firmare un nuovo accordo in cui fosse esclusa la suddetta dichiarazione in allegato.
Resta tutto intatto, invece, per quanto riguarda l’invio da parte dell’Unione Europea di osservatori addetti al monitoraggio. La Russia si è impeganta a rittivare i rubinetti nelle prossime ore ma secondo gli esperti ci vorranno almeno tre giorni prima che il gas Russo riesca a raggiungere tutta l’Europa.