La questione gas, che ieri sembrava definitivamente risolta, sta iniziando a preoccupare notevolmente..
La Russia, dopo che l’Ucraina aveva accettato di rifirmare l’accordo senza alcuna clausola, aveva riaperto i rubinetti del gas, ripristinando le forniture dirette in Europa e in transito attraverso l’Ucraina. L’Unione Europea, tuttavia, ha comunicato che i paesi che hanno urgente bisogno di gas non hanno ricevuto ancora niente e stanno continuando ad attingere dalle loro scorte.
Gazprom ha accusato l’Ucraina di “rubare” il gas e ha chiesto a Naftogaz, la principale compagnia ucraina di gas, di inviare 100 milioni di metri cubi di gas alla Moldova e ai Balcani, proposta che è stata prontamente rifiutata da Naftogaz.
La situazione, quindi, appare ulteriormente aggravata. Per questo motivo Sergei Stanishev, primo ministro della Bulgaria, e Robert Fico, primo ministro della Slovacchia si incontreranno oggi stesso con il primo ministro russo Vladimir Putin a Mosca e con il primo ministro ucraino, Yulia Tymoshenko, a Kiev, nel tentativo di far ripristinare definitivamente la fornitura di gas verso l’Europa.
Il presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, ha definito la situazione assolutamente inaccettabile e ha fatto sapere che se le forniture di gas non verranno ripristinate entro pochissimi giorni, la Commissione consiglierà alle compagnie dei rispettivi stati europei di ricorrere alle vie legali, denunciando Gazprom e Naftogaz.