I vertici di Danone non hanno mai fatto mistero dell'intenzione di sfruttare la situazione di crisi per cercare di espandere il loro dominio..
A distanza di un anno, tuttavia, il colosso francese ha tentato nuovamente un’espansione mediante acquisizioni, questa volta con successo, anche se il risultato non sarà un rafforzamento dell’attività in Italia ma in Russia.
E’ stata diffusa solo poche ore fa, infatti, la notiza della joint venture tra Danone e l’azienda russa Unimilk, che prevede la fusione del ramo business “Danone’s Fresh Dairy Product” con Unimilk nel tentativo di crescere nell’area CSI (Comunità degli Stati Indipendenti).
La fusione, in particolare, darà vita ad una nuova società di cui il colosso francese avrà il 57,5% delle azioni, mentre all’azienda russa andrà la restante parte. La fusione tra le due aziende, dunque, consentirà a Danone-Unimilk di occupare una posizione di leadership nel settore dei latticini in Russia, Ucraina, Kazakhstan e Bielorussia. Secondo le previsoni la nuova società sarà in grado di realizzare ricavi annuali pari a circa 2 miliardi di euro, per una fetta di mercato pari al 21%.
Alla borsa di parigi il titolo Danone cede al momento lo 0,10% a 44,05 euro.
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