Contro tutte le previsioni l'indice Ism è salito a quota 56,3 punti dai 55,5 del mese precedente.
Le borse americane, che erano già ben avviate nella seduta, hanno beneficiato di questi dati più che ottimi, andando ad aumentare in maniera sensibile i propri guadagni.
Il Dow Jones ha guadagnato il 2,5%, l’S&P 500 il 2,5% e il Nasdaq Composite il 3%.
Dopo il dato del settore immobiliare Usa relativo alla vendita di case esistenti a luglio, questo è un altro valore molto importante per l’economia degli States.
Come reso noto appunto dall”Institute for Supply Management (Ism), è cresciuto al 60,4% dal 58,6% di luglio anche il sottoindice sull’occupazione, al 53,1% dal 53,5% l’indice relativo ai nuovi ordini mentre quello sulla produzione è arrivato al 59,9% dal 57%. Infine è cresciuto dal 57,5% al 61,5% il sottoindice dei prezzi.
Nonostante l’indice sulla spesa per costruzioni a luglio abbia toccato i minimi da 10 anni, segnando un calo dell’1% a 805,2 miliardi di dollari, contro il calo previsto dello 0,5%, questi per il settore manifatturiero sono dei dati ottimi, andati ben oltre le stime degli analisti.