Dal terzo resoconto intermedio di gestione dell’esercizio 2012 è emerso un fatturato netto in crescita a due cifre al pari del margine operativo lordo.
Un Ebitda 2012 compreso nell’intervallo dei 430-440 milioni di euro. E’ questo il dato sulla guidance 2012 rilasciato da Parmalat S.p.A in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati dei primi nove mesi e del terzo trimestre del 2012.
In particolare, dal terzo resoconto intermedio di gestione dell’esercizio 2012 è emerso un fatturato netto in crescita a due cifre al pari del margine operativo lordo. Questo grazie all’ottimo andamento delle attività all’estero, ed in particolar modo in Russia ed in Australia.
► AZIONI SU CUI INVESTIRE IN CASO DI RECESSIONE
La società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante nel settore alimentare, ha messo in risalto con un comunicato ufficiale come sia riuscita a conseguire dati in crescita per quel che riguarda i ricavi e la redditività nonostante condizioni di mercato caratterizzate da un’aspra competizione sui prezzi di vendita e da condizioni economiche sfavorevoli in alcuni dei mercati dove Parmalat opera.
► TITOLI BORSA ITALIANA A RISCHIO DELISTING
Per quel che riguarda le attività italiane, nei primi nove mesi del 2012 il fatturato netto si è attestato a 709 milioni di euro, in calo del 3% rispetto ai 730,7 milioni del periodo gennaio-settembre del 2011. Leader nel nostro Paese per quel che riguarda il mercato del latte e quello della panna Uht, Parmalat ha spiegato il calo del fatturato in Italia con la contrazione dei consumi da parte delle famiglie. Ed in ogni caso il margine operativo lordo riferito alle attività italiane si è attestato in crescita del 13% anno su anno grazie all’incremento dei prezzi di listino ed al contenimento dei costi.
In particolare, dal terzo resoconto intermedio di gestione dell’esercizio 2012 è emerso un fatturato netto in crescita a due cifre al pari del margine operativo lordo. Questo grazie all’ottimo andamento delle attività all’estero, ed in particolar modo in Russia ed in Australia.
► AZIONI SU CUI INVESTIRE IN CASO DI RECESSIONE
La società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante nel settore alimentare, ha messo in risalto con un comunicato ufficiale come sia riuscita a conseguire dati in crescita per quel che riguarda i ricavi e la redditività nonostante condizioni di mercato caratterizzate da un’aspra competizione sui prezzi di vendita e da condizioni economiche sfavorevoli in alcuni dei mercati dove Parmalat opera.
► TITOLI BORSA ITALIANA A RISCHIO DELISTING
Per quel che riguarda le attività italiane, nei primi nove mesi del 2012 il fatturato netto si è attestato a 709 milioni di euro, in calo del 3% rispetto ai 730,7 milioni del periodo gennaio-settembre del 2011. Leader nel nostro Paese per quel che riguarda il mercato del latte e quello della panna Uht, Parmalat ha spiegato il calo del fatturato in Italia con la contrazione dei consumi da parte delle famiglie. Ed in ogni caso il margine operativo lordo riferito alle attività italiane si è attestato in crescita del 13% anno su anno grazie all’incremento dei prezzi di listino ed al contenimento dei costi.