E' stata annunciata ieri la decisione relativa all'incorporazione da parte di Generali della già controllata Alleanza Assicurazioni. Il piano..
La suddetta fusione, quindi, avverrà mediante l’emissione di nuove azioni il cui rapporto è di 0,33 azioni di Generali per ogni azione di Alleanza. In questo modo, quindi, si prevede di dar vita ad una società in grado di coprire una quota di mercato superiore al 5% dell’intero mercato italiano, con oltre 3,3 milioni di clienti.
L’operazione non deteminerà l’insorgenza del diritto di recesso da parte degli azionisti di Alleanza poichè la fusione prospettata non determina alcun cambiamento significativo del’attività sociale e, quindi, non si verificano le condizioni previste dagli articoli 2437 e 2437-quinquies del Codice Civile.
Dopo che il rapporto di cambio è stato reso noto gli analisti si sono chiesti se sia da attendersi un dividendo di Alleanza pari a circa lo 0,33 di quello di Generali. La risposta, tuttavia, non si è fatta attendere troppo. Raffaele Agrusti, Cfo di Generali, ha affermato: ”Abbiamo come obiettivo quello che Generali e Alleanza distribuiscano un dividendo che non faccia modificare questo rapporto di cambio. Non e’ cosi’ matematico, ma si tratta comuque di un range“.
La società di Trieste ha spiegato che tramite questa operazione conta di ottenere, entro il 2012 sinergie lorde annue per 200 milioni di euro di cui 100 milioni di ricavo derivanti da nuove opportunità di cross selling, 60 milioni di sinergie di costo e benefici fiscali netti annui per 40 milioni di euro.
La stipula del contratto di fusione è prevista entro Settembre 2009. La notizia, nel frattempo, ha avuto conseguenze in borsa dove i titoli di Generali e Alleanza sono calati rispettivamente del 2,5% e del 6,68%.
Fonte | Milano Finanza