Il processo di fusione sarà completato seguendo le condizioni stabilite nel progetto approvato dalle rispettive assemblee straordinarie nel mese di aprile 2009.
Prima di procedere però i rispettivi consigli dovranno completare la verifica dell’impatto sul rapporto di cambio della passività fiscale sostenuta da Iride a titolo di recupero aiuti di Stato e della riforma dei servizi pubblici locali ex decreto Ronchi con riferimento a Enia.
A Piazza Affari l’annuncio della fusione ha dato subito ottimi risultati con Iride che ha chiuso la giornata di ieri in rialzo del 4,50% a quota 1,371 euro per azione ed Enia a +5,84% a quota 5,62 euro. L’intesa raggiunta tra le due utility prevede un modello di holding leggera con autonomia per le società operative sul territorio.
Proprio a questo scopo non viene modificata l’organizzazione: Generazione e Distribuzione elettrica andranno a Torino, Mercato e servizi idrici a Genova, e rifiuti e distribuzione gas a Reggio.
Il concambio dovrebbe essere confermato a 4,2 azioni Iride per ogni azione Enia. Solo oggi sarà dato il benestare definito alla fusione dai CdA delle due società che si riuniranno ancora.