La nuova società che sorgerà ovviamente nella zona emiliana si concentrerà sugli investimenti per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per l'ambiente.
E’ questo sostanzialmente quello deciso nelle ultime ore dai diretti interessati: i comuni di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, ossia i soci di Enia, che hanno rinunciato ad un dividendo straordinario asimettrico al fine di compensare la perdita di valore di Iride, dopo che erano stati spesi 65 milioni di euro per il contenzioso dell’Unione Europea per presunti aiuti di stato.
La nuova società che sorgerà ovviamente nella zona emiliana si concentrerà sugli investimenti per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per l’ambiente.
Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, ha fatto sapere nel corso di un’intervista, di aver raggiunto l’accordo con Sergio Chiamparino e Marta Vincenzi, rispettivamente sindaci di Torino e Genova. Come dichiarato da Delrio, rinunciando al dividendo, ora sarà possibile sbloccare la situazione e procedere finalmente alla fusione.
Per la fusione è stato stabilito un concambio pari a 4,2 azioni Iride ogni azione Enia. Ieri a Piazza Affari entrambi i titoli hanno reagito in maniera più che positiva alla notizia, con Iride che ha guadagnato il 4,31% a quota 1,38 euro per azione ed Enia il 4,97% a quota 5,6 euro per azione.
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