Tutto quello che dobbiamo sapere sulla Legge di Bilancio 2023, secondo quanto appreso in questi giorni
Dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri il 21 novembre 2022, la Legge di Bilancio 2023 ha ottenuto il sì definitivo dal Senato a dicembre ed è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29/12/2022 per entrare in vigore a tutti gli effetti a gennaio. Con il nuovo anno arrivano quindi novità e conferme di agevolazioni per famiglie e imprese, con misure che riguardano a 360 gradi la vita dei cittadini.
In particolare, sono 5 i macro temi su cui si concentrano le misure previste dalla Legge di Bilancio: caro energia, imprese, misure per il Sud Italia, famiglia, pensioni. Il primo punto è stato forse quello più caldo negli ultimi mesi dell’anno passato, quando l’aumento delle bollette di gas e luce ha messo in serio rischio il futuro di molte imprese, oltre che la stabilità economica di milioni di famiglie italiane.
Per risolvere la situazione il governo ha stanziato oltre 21 miliardi di euro, con i quali sarà possibile aumentare gli aiuti destinati alle imprese e alla cittadinanza. In particolare, per il primo trimestre 2023 resta attiva l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, e verrà rifinanziato il credito d’imposta per le piccole imprese, con aiuti che arriveranno al 35%. La quota aumenta al 45% per le imprese energivore e gasivore.
Le misure strettamente volte a favorire le imprese riguardano invece gli incentivi agli investimenti nel settore dell’industria e del turismo, che hanno ottenuto un finanziamento di 4 miliardi per il periodo 2023-2027. Viene anche prorogato il bonus Ipo, con un credito di imposta fino a 500.000 euro.
Mentre è stato rivisto l’accesso al regime di contabilità semplificata, per cui il limite di ricavi e compensi per le imprese che offrono servizi è stato innalzato a 500.000 euro (prima era di 400.000 euro). Allo stesso modo, per le altre imprese la soglia di ricavi e compensi per l’accesso al regime di contabilità semplificata è stata portata da 700.000 a 800.000 euro.
Quanto alle misure dedicate al Sud Italia, la principale è senza dubbio la proroga del Bonus Sud: credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali che arriva fino al 45% delle spese ammissibili. La Legge di Bilancio conferma inoltre i crediti di imposta per gli investimenti effettuati nelle Zone economiche speciali e nelle Zone logistiche semplificate. Nel pacchetto delle misure per il Sud Italia figurano anche le proroghe per gli incentivi legati agli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione da parte delle aziende che hanno sede nelle regioni meridionali.
Tante le misure incluse nel cosiddetto pacchetto famiglia: dal bonus sociale per ridurre ulteriormente il costo delle bollette agli interventi per il contrasto all’inflazione, fino all’incremento dell’assegno unico e del congedo parentale facoltativo (retribuito all’80%). Presenti anche agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato e nuove soluzioni fiscali per le Partite Iva, con l’introduzione della Flat tax incrementale.
I pensionati, infine, vedono l’eliminazione della Legge Fornero, con uno schema di anticipo pensionistico che consentirà di accedere alla pensione con la quota 103. A chi decide di rimanere a lavoro viene applicata una decontribuzione di circa il 10%, grazie al rifinanziamento del bonus Maroni. Non mancano poi interventi su Opzione Donna e Ape sociale.
Si procederà anche ad una revisione delle pensioni minime per gli over 75 (portate a 600 euro) e ad una correzione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni, con rivalutazione del 120% del trattamento minimo.