Stamattina a Piazza Affari le azioni Fiat sono in calo del 2,51% a 5,245 euro, a poco più di un’ora dall’inizio delle contrattazioni in borsa, dopo che Bernstein ha deciso di tagliare la raccomandazione sul titolo a “marketperformâ€
Stamattina a Piazza Affari le azioni Fiat sono in calo del 2,51% a 5,245 euro, a poco più di un’ora dall’inizio delle contrattazioni in borsa, dopo che Bernstein ha deciso di tagliare la raccomandazione sul titolo della casa automobilistica torinese a “marketperform†(farà come il mercato) dalla precedente valutazione di “outperform†(farà meglio del mercato). Il target price è stato però confermato a 5 euro, ma secondo il broker il titolo del Lingotto è ancora troppo caro rispetto al suo fair value.
Gli analisti finanziari di Bernstein fanno notare che l’azione Fiat è salita troppo rispetto al prezzo obiettivo indicato a 5 euro, visto che ieri il titolo ha toccato il livello più alto da agosto 2011 a 5,515 euro. Bernstein sottolinea anche che, rispetto a quando fu effettuato l’ultimo upgrade sul titolo, “per certi versi l’outlook per la società e il deal con Chrysler si è complicatoâ€.
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Bernstein ritiene che l’operazione di fusione con la controllata di Detroit sia inevitabile, come già sottolineato tempo fa dall’amministratore delegato Sergio Marchionne. Tuttavia, gli esperti del broker americano ritengono che c’è il rischio concreto che alla fine Fiat possa pagare un prezzo superiore alle stime per le minorities di Chrysler. Le prospettive per il gruppo torinese non sono poi incoraggianti, soprattutto in Europa dove le condizioni opeerativi restano complicate.
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Inoltre, in Brasile la redditività sembra sia in una fase di deterioramento. Secondo Bernstein le prospettive e la liquidità saranno migliori dopo la fusione, ma il nuovo gruppo non avrà ancora la forza di affermarsi come produttore di auto a livello globale. Intanto a Piazza Affari il titolo Fiat guadagna il 38% da inizio anno.