L'amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni, durante una conferenza stampa, ha annunciato che nel corso del G8 per l'energia Eni..
Lo scopo di questa proposta è quello di porre fine alla volatilità del prezzo del petrolio che negli ultimi anni è salito da 50 a 150 dollari per poi scendere nuovamente a 50 dollari, una situazione che risulta dannosa per tutto e per tutti.
Scaroni, in particolare, ha spiegato che quello che manca è soprattutto un monitoraggio costante e completo di tutto il settore petrolifero mondiale, una mancanza che rende impossibile fare previsioni di mercato, con conseguenze dannose soprattutto in termini di investimenti suscettibili di apportare vantaggi non solo al settore energetico in generale ma anche al mercato petrolifero stesso.
Scaroni, infatti, ha affermato: “In Europa non vediamo una crescita dei consumi petroliferi. Non ho capito bene perchè il prezzo sia salito nelle ultime settimane, ero piuttosto dell’opinione che sarebbe rimasto un pochino piu’ basso. Auguriamoci che questa crescita sia dovuta ad una crescita dei consumi, ma se questo è, certo al di là dell’Atlantico. In Europa non vediamo una crescita dei consumi petroliferi“.
Il compito dell’agenzia prospettata da Eni, quindi, sarà quello di attuare un sistema di gestione che sia in grado di contrastare improvvise impennate nei prezzi. Al contrario, se i prezzi dovessero scendere troppo interverrebbe il cosiddetto “Global stabilization fund”, un meccanismo che ha lo scopo di assicurare un livello di ricavi minimo ai paesi produttori.