È stato direttamente il ministro Adolfo Urso a svelare una notizia particolarmente interessante per tutti coloro che stavano aspettando con ansia i vari ecoincentivi nell’ambito automobilistico. Durante il mese di gennaio, infatti, ha confermato come verrà presentato un piano di incentivi auto addirittura da 1 miliardo, dedicato alla rottamazione delle auto zero, ma anche delle auto euro 1, 2 e 3, con l’obiettivo di fare in modo che possa diventare più semplice la sostituzione con una vettura molto più sostenibile ed ecologica.
L’annuncio, come dicevamo in precedenza, è stato dato direttamente dal numero del Made in Italy, ovvero Adolfo Urso, durante una conferenza stampa di fine 2023. Non solo, dal momento che Urso ha messo in evidenza come sia i taxisti che chi offre il servizio di noleggio con conducente, ecco che potrà contare su incentivi doppi. Questi ultimi saranno rivolti non solo a tutti coloro che otterranno delle nuove licenze, ma anche a tutti quei taxisti che hanno intenzione di sostituire l’auto.
L’obiettivo, messo in evidenza dal ministro del Made in Italy, è indubbiamente quello di cercare di incrementare il più possibile le produzioni sul territorio nazionale. Per questo motivo, si è deciso di favorire anche le aziende che riporteranno le linee di produzione sul territorio italiano potranno contare su una tassazione diminuita del 50%. Tutti coloro che scelgono di delocalizzare nel decennio successivo, dovrà provvedere alla restituzione di tutti quegli incentivi di cui ha usufruito.
Urso ha voluto mettere in evidenza anche come nel 2022 l’80% degli incentivi che sono stati messi a disposizione sono stati usati per acquistare delle vetture più sostenibili, ma prodotte e vendute all’estero. Solo il 40% dei fondi sono finiti a Stellantis e la relativa metà è finita a vetture che sono state prodotte sempre da Stellantis all’estero. Insomma, il ministro del Made in Italy non le manda a dire, sottolineando come il trend deve essere invertito in qualche modo e che il Governo le proverà tutte per riuscire in tale intento. Il Governo ha deciso di stanziare per le imprese una somma che si aggira intorno ai 13 miliardi in riferimento al piano Transizione 5.0, che va ad integrare il progetto Industria 4.0. Di conseguenza, tutte quelle imprese che provvederanno all’acquisto di impianti avendo in mente l’obiettivo di ammodernamento digitale e l’efficientamento energetico, avranno la possibilità di usufruire di un credito fiscale ammontante addirittura al 40%. Insomma, risorse importanti, senza dimenticare che si possono impiegare anche il 10% delle risorse per la formazione.