La surroga del mutuo e la rinegoziazione del mutuo sono le due possibilità concesse a coloro che hanno un mutuo a tasso varibaile e che vogliono mettersi..
Nonostante gli esperti raccomandano di non fare scelte affrettate in quanto secondo le previsioni il rialzo non dovrebbe essere tale da risultare insostenibile, mediante il decreto sviluppo il governo ha deciso di venire incontro alle famiglie a basso reddito e che hanno un mutuo a tasso variabile, riconoscendo loro la possibilità di rinegoziarlo a determinate condizioni.
Per poter usufruire di tale possibilità è però necessario essere in possesso di determinati requisiti, ovvero: aver sottoscritto in origine un mutuo per un ammontare non superiore ai 150.000 euro, aver sempre pagato regolarmente le rate mensili e avere un reddito Isee inferiore a 30.000 euro.
Tutti coloro che presentano questi requisiti, dunque, possono chiedere di rinegoziare il mutuo e di applicare un tasso determinato in base alla durata residua del finanziamento, in particolare: se la durata residua non supera i 10 anni il tasso di interesse viene calcolato sommando l’Euris di durata pari a quella residua del mutuo allo spread originario, mentre se la durata residua supera i 10 anni il calcolo è lo stesso ma viene preso in considerazione l’Euris a 10 anni.
Lo stesso decreto prevede inoltre la possibilità di chiedere un allungamento della durata del mutuo di cinque anni nel caso in cui la durata residua non superi i 25 anni.