Nel testo definitivo la maggiore novità è rappresentata dall'eliminazione del limite a 8GW per gli incentivi al fotovoltaico.
Nel testo definitivo la maggiore novità è rappresentata dall’eliminazione del limite a 8GW per gli incentivi al fotovoltaico.
È stato confermato il tetto a 1MW per gli impianti fotovoltaici a terra posizionati su terreni agricoli che non potranno occupare più del 10% della superficie disponibile.
Nel testo finale è presente anche il passaggio dal sistema dei certificati verdi al feed-in tariff con aste al ribasso per gli impianti sopra i 5MW.
Il decreto ha anche stabilito il meccanismo di calcolo del prezzo di ritiro dei CV da parte del GSE per il periodo 2011-2014: si calcola il differenziale tra 180 euro e il prezzo all’ingrosso dell’energia moltiplicato per un indice pari a 0,78, mentre le previsioni erano di 0,70.
Fino al 2012 quindi si tiene il sistema dei certificati verdi, con un prezzo minimo che però passa da 75-80 euro/MWh a 85-90 euro/MWh. In seguito gli impianti già esistenti passeranno ad un incentivo fisso dal 2015 per gli anni residui di incentivo.
Maggiori introiti da CV si registreranno dal 2011 al 2015 per società come Alerion (5% ebitda), Falck Renewables (4% Ebitda), Enel Green Power (2% Ebitda), e Iren (1% Ebitda).
I nuovi impianti dal 2013 passeranno invece a incentivo feed-in, cioè gli impianti sotto i 5MW avranno un incentivo fisso per 20 anni stabilito per garantire una giusta remunerazione del capitale, mentre gli impianti oltre i 5MW avranno un incentivo stabilito da un meccanismo di aste al ribasso gestite dal GSE con un floor price che consenta il rientro dell’investimento.