Si lavora alla sostituzione del presidente Franco Bassanini.
A seguito di una riunione di due ore, il board di amministrazione della Cdp (Cassa depositi e prestiti) ha deciso di riunire per il prossimo 10 luglio in prima convocazione, e il 14 in seconda, l’assemblea “per l’approvazione di modifiche statutarie concordate dai soci e per l’adozione di decisioni sugli amministratori”.
Il passaggio, tra due settimane, dovrebbe condurre alla sostituzione del presidente Franco Bassanini e dell’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini. I candidati con cui il Tesoro, azionista con l’80% della Cassa, intende sostituirli, secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni, sono rispettivamente Claudio Costamagna (presidente di Impregilo-Salini) e Fabio Gallia (ad di Bnl-Bnp Paribas). Nessuno dei nove consiglieri della Cassa sembra essersi presentato dimissionario: ma non sono da escludere rinnovi anche di rilievo nella composizione del futuro consiglio.
Nella riunione terminata, oltre al modello di governance e alle eventuali modifiche della Cassa, si è parlato anche dell’approvazione di finanziamenti agli enti locali, stanziati in totali 1,9 miliardi di euro e che saranno destinati “alla realizzazione di opere di edilizia scolastica, operazioni a supporto dell’export e della ricerca, sviluppo e innovazione nei settori della cantieristica e della meccanica”.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che intende ampliare il ruolo della Cassa (specie nello sviluppo delle tlc a banda larga), si è già accordato con le Fondazioni ex bancarie, che detengono il 18,4% del capitale, per ottenere il via libera alla nuova governance e alle nomine. Un accordo per l’uscita anticipata di Bassanini – le cariche in Cdp scadrebbero l’anno prossimo – era stato trovato dopo il suo incontro con Renzi, venerdì scorso. Mentre potrebbe essere ancora in fieri la trattativa fra il Tesoro e l’ad Gorno Tempini, per una sua uscita senza strascichi che annullerebbe ogni rischio di contestazioni per danno erariale da parte della Corte dei conti.