L'eterno dilemma tra tasso fisso e tasso variabile per chi sceglie di sottoscrivere un mutuo in questo periodo è meno complesso. Al momento..
Da una media realizzata tenendo conto delle offerte più favorevoli è emerso che per un mutuo a tasso variabile della durata di 20 anni per 120.000 euro la rata è di 607 euro al mese mentre per il tasso fisso sale a 745 euro. Per lo stesso mutuo a trent’anni, invece, si passa dai 451 euro del tasso variabile ai 600 euro del tasso fisso.
Pressoché invariata, invece, la differenza tra il mutuo a tasso variabile e il mutuo con cap, offerti in media a 50 centesimi in più a 20 anni e a 60 centesimi in più a 30 anni. La situazione, tuttavia, rimane ancora incerta e instabile, è probabile che tra qualche mese la situazione risulti essere praticamente opposta, anche per questo motivo il mutuo con cap rimane sempre il protagonista del mercato, tuttavia gli esperti raccomandano di valutare bene la situazione perchè molto spesso dietro ad un tasso apparentemente più conveniente si nasconde l’obbligo di sottoscrive polizze assicurative onerose o obblighi analoghi.
In ogni caso la maggior parte degli esperti è concorde nel ritenere che l’attuale livello del tasso fisso è certamente da preferire al tasso variabile, soprattutto per chi non dispone di un reddito tale da poter sostenere un eventuale notevole incremento della rata a tasso variabile.