Bernabè si dimette da Telecom Italia

by Redazione Commenta

telecom italiaDopo le diverse indiscrezioni che per giorni si erano susseguite è arrivata la conferma ufficiale: il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabé, si è dimesso. La riunione del consiglio di amministrazione alla fine è andata avanti con la direzione di Aldo Minucci, il vice presidente di Telecom Italia. Il consiglio di amministrazione ha espresso i suoi ringraziamenti verso il presidente uscente, ringraziamenti che sono arrivati per l’impegno e la guida manageriale che Franco Bernabè ha dato al Telecom Italia.

Il mese di settembre aveva visto Telecom Italia al centro dell’attenzione per le diverse vicende come Telecom nelle man di Telefonica fino alla chiusura dello scorso mese con Volumi Telecom record nel mese di settembre. Dimissioni, quelle di Franco Bernabè, che per il momento sono state rimpiazzate dall’amministratore delegato Marco Patuano. Quest’ultimo si avvale, per il momento, di quelle che sono le deleghe e le attribuzioni organizzative del presidente uscente. La prossima mossa per il consiglio di amministrazione è quella di individuare ed eleggere un nuovo presidente.

Franco Bernabè diventerà consigliere esecutivo non indipendente in quanto era presidente di quello che è il comitato esecutivo e possiede ben 468 mila azioni ordinarie (tra le quali 18 mila azioni indirettamente) e 480 mila azioni di risparmio di cui ben 30 mila indirettamente. Le dimissioni di Franco Bernabè sono evidenziate non soltanto dalla stampa ma anche da un costo che Telecom Italia dovrà sostenere: 6,6 milioni di euro. Quest’ultima somma spetta al presidente uscente in quanto: 3,7 milioni di euro a titolo di trattamento economico fino alla scadenza naturale del suo mandato; 2,9 milioni di euro per un accordo di non concorrenza della durata di 12 mesi.

L’origine delle dimissioni di Franco Bernabè si trovano dietro alla scelta di non optare per l’aumento di capitale di Telecom Italia. Una mossa che, invece, è sostituita dal giungere alla riorganizzazione della controllante Telco dove Telefonica è passata in maggioranza.

 

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