Bper avrebbe tutte le intenzioni di chiudere l'operazione di riscatto anticipato dei bond con conseguente conversione degli stessi in azioni.
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In particolare, come si evince dalle comunicazioni aziendali che avrebbero reso noto quanto suddetto, il prezzo delle azioni Bper sarebbe risultato essere inferiore al prezzo di conversione, precedentemente stabilito in 10 euro al pezzo, ed equivalente a soli 6,9072 euro.
Proprio per questo motivo, dunque, ed avendo optato Bper per il riscatto anticipato del bond tramite la conversione in azioni, l’istituto modenese si vedrà costretta a corrispondere, a tutti i risparmiatori interessati dal prestito obbligazionario di cui sopra, non solo 37.135.519 milioni di azioni, bensì anche 13.879.550 milioni di euro, derivanti, appunto, dal prodotto tra le 1.991.270 azioni mancanti e il loro valore nominale così come stabilito nel corso del periodo di osservazione.
A futuri azionisti, dunque, andranno 149 azioni ogni 100 obbligazioni, dal valore nominale di 10 euro e dal rendimento annuo del 10%, più un corrispettivo in contanti, pari a 5,46 euro per frazione di azione, sino al raggiungimento della quota di riscatto pari a 1.100 euro.
Tutto, però, si stabilirà soltanto in data 28 ottobre 2011. Se in quell’occasione, infatti, Bper chiuderà in Borsa ad un prezzo inferiore ai 6,3 euro, si impegnerà a versare un ulteriore somma monetaria così che si arrivi sino alla quota simbolo dei 1.000 euro.