Contrariamente a quanto previsto la proroga dell'Opa per l'acquisto di bond Safilo è servita, Hal Holding è infatti riuscita infatti a concludere..
Hal Holding, ricordiamo, è la società impegnata nel salvataggio di Safilo, l’esito positivo dell’offerta rappresentava uno dei presupposti per il salvataggio del gruppo e forse anche la condizione che almeno apparentemente sembrava la più difficile da raggiungere.
Ora restano da realizzare le altre condizioni poste da Hal Holding per l’ingresso nel capitale, ovvero l’esenzione dall’obbligo di opa, la ristrutturazione del debito residuo, l’approvazione dell’assemblea di Safilo e l’approvazione delle autorità competenti.
In Borsa il titolo non riesce a fare prezzo e finisce in asta di volatilità segnando un rialzo teorico intorno al 12%, poco dopo le 11 Safilo segna una quotazione teorica di 0,68 euro.
Sul futuro di Safilo gli analisti hanno opinioni contrastanti. Cheuvreux ha alzato il giudizio su Safilo da sell a outperform ed Equita sim ha incrementato il target price da 0,50 a 0,72 euro prevedendo un Ebitda intorno ai 130 milioni di euro nel 2012 dai 66 milioni previsti nel 2009, con un margine del 11% contro il 16-17% medio storico.
Più cauto è invece Intermonte che abbassa il target price da 0,55 a 0,45 euro per effetto della diluizione rinveniente dagli aumenti di capitale che si succederanno nella prima parte del 2010. Intermonte ritiene infatti che Hal, bondholders e la famiglia Tabacchi sono i veri beneficiari di questa operazione.
Mediobanca invece mantiene un rating underperform sul titolo con un prezzo di 0,47 euro, anche se prevede una reazione positiva dell’azione per i prossimi giorni.