Restano ancora invariati i tassi di interesse definiti dalla Banca Centrale Europea, fermi al 4.25% .
Al contrario, si prevede un ribasso dei tassi per l’anno 2009, passando ad un previsto 1,2% , contro il precedente 1,5% .
Questa mancata crescita ha anche fatto segnare un’aumento dell’inflazione, dal previsto 3,4% all’effettivo 3,5% .
La causa del fatto che i tassi di interesse rimangono invariati è da riscontrare nella “mancata crescita così come ci si aspettava”, ha sottolineato Jean-Claude Trichet, presidente della BCE, aggiungendo anche che “i primi trimestri del prossimo anno saranno deboli ma con un PIL positivo, per andare piano piano verso una completa inversione”.
Le variazioni dell’indice dei prezzi sono state causate dai rincari dei costi delle materie prime.
Da prime stime per l’anno prossimo, il PIL dovrebbe crescere dell’1,2% , contro l’1,4% del 2008, e l’inflazione dovrebbe diminuire fino al 2,6%, contro il 3,4% del’ 2008.
Tutto ciò si è tramutato in una variazione dei tassi di interesse attesi e ha provocato variazioni sul mercato dei cambi, con il dollaro che si è rafforzato sull’euro.
Trichet ha tenuto a sottolineare, in ogni caso, lo stato di salute delle banche europee, che non sono sottocapitalizzate come quelle americane.
Gijino