
“La mancanza di direzione delle valute principali ha caratterizzato questa settimana”, ha dichiarato Lee Hardman della Banca di Tokyo-Mitsubishi.
Gli scambi sono sempre soggetti ad una forte volatilita’; rispecchiano l’andamento delle borse che continuano a fare lo yo-yo. E’ un segno di nervosismo dei mercati condizionati dalle notizie di sostegni finanziari e dai dati economici negativi.
“Il rimpatrio dei fondi continua a sostenere il biglietto verde”, hanno dichiarato gli analisti di Citigroup, ricordando che gli Stati Uniti hanno clienti importanti sui mercati esteri.
“Il funzionamento del mercato dei crediti è leggermente migliorato con le misure prese in queste ultime due settimane ma l’andamento delle borse rimane imprevedibile.”, hanno sottolineato gli analisti. L’isteria generale dalla crisi dei crediti comincia a svanire.
Cosi, secondo gli analisti, la valuta europea è stata penalizzata dall’annuncio di una drastica diminuzione delle esportazioni, “un segnale che potrebbe dare l’inizio ad una recessione mondiale.”
Ma il dollaro ha rallentato la sua crescita dopo l’annuncio della diminuzione dei cantieri per la costruzione di edifici abitativi in affitto; “Il ribasso del prodotto interno lordo nel terzo trimestre potrebbe essere molto più serio di quanto previsto fino ad ora”, secondo l’economista Joël Naroff.
Questa brutta notizia lascia presagire un abbassamento dei tassi d’interesse durante la prossima riunione della Federal Reserve del 29 ottobre.
Le vittime collaterali della prudenza dei mediatori sono le valute emergenti che calano sensibilmente.