L'euro e il dollaro stanno entrambi vivendo un momento di crisi. Ad influire sull'andamento della divisa europea è la già nota crisi del debito sovrano...
Secondo quanto riportato da alcune fonti, infatti, esiste il concreto rischio che il debito sovrano degli Stati Uniti venga declassato da alcune tra le principali agenzie di rating.
Questo dovrebbe accadere nel caso in cui il tetto sul debito americano non venga innalzato entro il tempi previsti, almeno stando a quanto affermato dall’agenzia di rating Moody’s che si è apprestata a far sapere di essere intenzionata a portare il suo rating sugli Stati Uniti da tripla A a Aa nel caso in cui entro il prossimo 2 agosto non si arrivi ad una mediazione politica che consenta un taglio delle spese.
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L’ultimatum arrivato da Moody’s ha quindi lasciato ipotizzare un downgrade sul rating degli Stati Uniti entro breve, soprattutto in considerazione del fatto che la mediazione politica di cui si parla appare molto lontana dopo che gli appelli di Obama ai rappresentati dell’opposizione sono rimasti inascoltati.
Se i timori su un possibile downgrade dovessero rivelarsi fondati il dollaro si indebolirebbe ulteriormente, tuttavia questo non andrebbe necessariamente a rafforzare l’euro. Il motivo è da ricercarsi sia nella crisi del debito che sta attraversando l’economia europea sia nella crescente integrazione tra Stati Uniti e Europa. Gli analisti ritengono che l’effetto immediato di un possibile downgrade degli Stati Uniti sarebbe un inevitabile calo delle valute ad alto rendimento, come dollaro australiano e corona norvegese, e uno spostamento di investitori verso le valute considerate un rifugio sicuri, tra cui figurano in prima linea il franco svizzero e lo yen.