Moltissimi italiani si dedicano ormai, sia per hobby che per motivi professionali, al trading online. Per operare sui mercati finanziari è necessario disporre di una connessione a internet e dell’iscrizione ad una piattaforma per il trading online.
Le piattaforme di trading online garantiscono l’accesso ai mercati finanziari (forex, azioni, materie prime) mediante vari meccanismi. In alcuni casi si tratta di piattaforme che consentono il trading direttamente sugli asset finanziari, in altri casi mettono a disposizione strumenti derivati che hanno come sottostante gli asset.
La cosa importante da capire è che queste piattaforme di trading online non fanno beneficienza e devono comunque ricavare il giusto profitto per il servizio che offrono. Dopo tutto i costi per mantenere efficiente una piattaforma di negoziazione sono elevati e tutte le attività economiche di successo puntano a generare un profitto.
Come generano profitto le piattaforme di trading online? Esistono diversi modelli di business e bisogna sempre ricordare che c’è sempre un costo: nella vita non esistono pasti gratis, diceva un grande economista. Tuttavia è possibile selezionare piattaforme che utilizzano modelli di costo decisamente più convenienti per l’utente finale.
Piattaforme con costi fissi e piattaforme con costi variabili
Uno dei modelli meno convenienti è quello delle piattaforme che hanno dei costi fissi. In questo caso, infatti, il trader si trova a pagare sempre uno stesso costo, che operi o meno sui mercati finanziari. Non è detto, poi, che a questo costo fisso non si aggiunga anche un costo variabile.
Potrebbe in teoria essere conveniente un modello di costo basato su costi fissi solo per un trader professionali che muova volumi elevatissimi in maniera costante. In questo caso è un soggetto con elevato potere contrattuale in grado di ottenere condizioni convenienti. In tutti gli altri casi meglio stare alla larga da piattaforme con costi fissi, di qualunque tipo essi siano.
Commissioni o spread
I costi variabili sono quelli che di solito i trader preferiscono. In questo caso possiamo parlare di commissioni quando c’è una percentuale fisso da pagare alla piattaforma per ogni operazione. Queste commissioni possono essere fisse oppure possono essere una percentuale più o meno alta dell’importo dell’operazione (commissioni sull’eseguito). Molte piattaforme di trading negli anni hanno lanciato martellanti campagne di marketing per promuoversi con l’idea che le commissioni sull’eseguito sono particolarmente convenienti.
Non è però l’unico modo di fare profitto che una piattaforma ha. Esistono molte piattaforme (soprattutto quello che operano con i CFD) che applicano uno spread, cioè una piccolissima differenza tra il prezzo a cui è possibile comprare e quello a cui è possibile vendere. Negli anni recenti moltissimi trader italiani hanno preferito questo tipo di modello a quello basato sulle commissioni. Non possiamo dire che un modello sia più conveniente dell’altro in generale, sarebbe necessario analizzare caso per caso e ovviamente verificare anche la qualità della piattaforma operativa.
Per fare un esempio, operare gratis o a costi bassissimi con una piattaforma che si blocca continuamente o che perde gli ordini immessi non è un grande affare perché probabilmente i soldi risparmiati sulle commissioni (o sullo spread) saranno molto minori di quelli persi facendo trading online in condizioni difficili.