Gli operatori dei mercati, sono in attesa per la settimana entrante di conoscere i risultati delle decisioni che verranno prese in seno ai comitati di politica monetaria delle Banche Centrali.
>In ribasso gli indici azionari. Spread si allarga di nuovo
Come spiega qui di seguito il commento sull’andamento del mercato valutario di Davide Marone, analista valutario DailyFX (FXCM) “La giornata che apre la settimana dei meeting di importanti banche centrali e dei fondamentali dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti si sta rivelando molto volatile e caratterizzata da forti movimenti che hanno penalizzato il dollaro americano e i listini azionari. Complici ancora una volta i dati non buoni sul fronte manifatturiero USA con l’indice ISM che ha ha fatto registrare una considerevole flessione dal dato precedente, passando da 57 a 51,3, con forti discrepanze anche rispetto al consensus di 56,4.
> Le principali indicazioni per la composizione dell’assett allocation nel 2014
Sul valutario i movimenti più degni di nota hanno riguardato l’UsdJpy che ha compiuto nuovi minimi e si è portato sul supporto a 101,20 con possibilità di ulteriori approfondimenti che avrebbero in 100,45 il primo target importante. La debolezza del greenback si è palesata, anche se in maniera inferiore, contro euro e dollaro australiano il quale andrà seguito particolarmente in quanto questa notte la Reserve Bank of Australia deciderà sul cash rate che, nonostante alcune aspettative ribassiste, dovrebbe rimanere invariato permettendo così possibili ulteriori rialzi della divisa. Va rimarcata la rinnovata correlazione inversa Bund – Dax, con quest’ultimo nuovamente sotto pressione verso i minimi a 9.150 punti, oltre che gli amplificati cali dell’S&P500 che potrebbe estendersi fino ad area 1.750 puntiâ€.