Dal rapporto di Legg Mason emerge che la propensione per gli investimenti all’estero sta aumentando, tanto che il “59% di coloro che investono fuori dall’Italia si dichiara molto più attento alle opportunità da cogliere sui mercati esteri rispetto a quanto facesse cinque anni fa”.
Gli italiani scelgono sempre più l’estero, con ” la speranza di ottenere una maggior rendita rispetto a quanto è capace di offrire il mercato nazionale (56%) e la diversificazione del rischio puntando su vari mercati (55%)”.
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Ma su cosa investono, in particolare, gli italiani? “Guardando all’attuale asset allocation degli investitori italiani si conferma una predilezione per . Il 31% del portafoglio è infatti investito nel reddito l’obbligazionariofisso: si tratta della più alta percentuale tra tutti i paesi oggetto d’indagine (18% in Germania, 19% in Francia e 20% negli Usa). Seguono gli investimenti in liquidità e nel campo immobiliare (entrambi al 21%) e l’azionario al 17%. Gli investimenti non tradizionali si attestano al 5%”.
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L’obbligazionario resta sempre “l’asset class di riferimento degli investitori Italiani”. “Il 30% ha infatti intenzione di aumentare la percentuale investita nel reddito fisso, segue però un 26% che punta ad aumentare la quota di azionario in portafoglio. Più di uno su cinque (22%) punta invece aumentare la fetta degli investimenti non tradizionali. La preferenza per gli investimenti internazionali si conferma quando viene chiesto al campione italiano quali siano le tre principali opportunità di investimento nei prossimi 12 mesi: le obbligazioni internazionali sono indicate dal 56% del campione (si tratta della percentuale più alta rilevata tra i paesi in esame) seguita dal ramo immobiliare (50%) e dal mercato azionario internazionale (48%)”.
In merito alle aree geografiche su cui gli investitori italiani puntano, il 53% “ritiene quella dei Mercati Emergenti(53%), l’opportunità di investimento più interessante nei prossimi mesi”.  Marco Negri, country head Italia di Legg Mason Global Asset Management, commenta i dati:
“L’investitore italiano è sempre più propenso a guardare oltre il confine nazionale per trovare le migliori opportunità di investimento. Se il reddito fisso resta l’asset class di riferimento, si registra anche una maggiore apertura verso l’azionario Internazionale, in particolare quello Usa, che sta registrando performance elevate. Crediamo che, soprattutto in un contesto di elevate volatilità come quello che stiamo vivendo, un approccio sempre più globale all’investimento sia la soluzione migliore per ridurre i rischi puntando comunque ad ottenere una rendita”.