Intanto, si complicano le cose per i richiami organizzati dalla motorizzazione tedesca.
Saranno 540 mila le vetture diesel Volkswagen per le quali saranno necessari cambiamenti tecnici che andranno oltre la sostituzione del software usato per violare le leggi antismog.
Lo ha comunicato il ministero dei Trasporti tedesco, mentre a Wolfsburg è in corso il consiglio di sorveglianza di Volkswagen nella sede centrale del gruppo per discutere i piani di risparmio del consorzio e le critiche del presidente del consiglio di fabbrica, Bernd Osterloh.
Il comitato esecutivo sta informando il board degli ultimi sviluppi dello scandalo delle emissioni manipolate, che costringerà la casa tedesca a un massiccio piano di tagli e risparmi e, probabilmente, a una serie di cessioni. Osterloh ha lamentato il fatto che le misure vengono riferite singolarmente e nessun piano complessivo sia stato ancora comunicato. Ulteriori informazioni saranno comunicate ai clienti da parte della stessa casa tedesca, che intanto incassa il taglia del giudizio da parte dell’agenzia di rating Fitch, che ha portato il giudizio a BBB+ con outlook negativo.
Successivamente alle dichiarazioni del ministero appare così chiaro che non sarà sufficiente realizzare semplicemente un update del software per il controllo delle emissioni e dei motori per eliminare il problema della manipolazione dei gas di scarico. C’è più lavoro da svolgere e sarà bene farlo il prima possibile.
I richiami ordinati dalla motorizzazione tedesca Kba dovrebbero cominciare a inizio 2016. In totale i veicoli del gruppo Volkswagen colpiti in Germania dallo scandalo sono 2,4 milioni. Negli Stati Uniti, inoltre, il gruppo offrirà voucher e buoni acquisti per 1.000 dollari e assistenza stradale gratis ai proprietari delle auto diesel coinvolte nello scandalo-emissioni negli Usa.