Da Lvmh a Kering, passando per Richemont e Burberry: i preferiti dagli analisti.
Morgan Stanley ha formulato un nuovo elenco di titoli sui quali puntare all’interno del comparto del lusso. I nomi? Più o meno sono quelli già conosciuti al grande pubblico.
Vale la pena conoscere le loro performance e il loro potenziale.
Lvmh
E’ con Richemont il titolo preferito dagli analisti nel segmento soft luxury con target price 185 euro, che implica un potenziale di rialzo del 10%. L’utile per azione è stimato in crescita al ritmo (cagr) del 9% nel periodo 2015-17. Nello scenario ottimista (tasso di crescita composto annuo dell’eps del 10%) il prezzo obiettivo è 225 euro (+34%). Il brand LV incide per circa il 50% sul reddito operativo netto (ebit) del gruppo e sebbene risentirà delle pressioni globali al ribasso sui prezzi è meglio posizionato rispetto ai concorrenti.
Richemont. Il giudizio è stato incrementato da neutrale ad overweight per tre ragioni principali. Il segmento della gioielleria ha un notevole pricing power (Cartier e in misura minore Tiffany) con differenze di prezzo fra le diverse aree geografiche non molto marcate, in secondo luogo le prospettive del settore orologi, sebbene deboli, stanno leggermente migliorando, e infine le valutazioni borsistiche sono molto più attraenti, a fronte di un tasso di crescita atteso dell’eps (rettificato) del 12% nel 2016-18. Il target price è 89 franchi svizzeri (+11%), che nell’ipotesi bullish sale a 122 franchi, (+53%). Il p/e scende da 24,5 nel 2015 a 20 nel 2016. Da inizio anno è sceso del 14%.
Burberry
Prezzo obiettivo 1.400 pence (+6%) con rating neutrale (equalweight) per il gruppo Uk, che ha prospettive interessanti nel lungo termine grazie alla crescita strutturale dei ricavi e all’espansione dei margini reddituali, ma che alle quotazioni recenti è correttamente valutato. Nell’ipotesi bullish, che implica un incremento annuo (cagr) dell’eps 2016-19 del 18%, può arrivare a 2131 pence (+62%).
Kering
 Al colosso globale del lusso (rating underweight) è stato assegnato il target price di 162 euro, del 5% inferiore alle quotazioni attuali. Il marchio Gucci si sta riposizionando con successo e le griffe più piccole stanno andando bene, ma i rischi legati al price mix sono evidenti. Bottega Veneta risente inoltre di una maggiore concorrenza. Il ritmo di crescita (cagr) annuo delle vendite è stimato del 5% nel 2015-17 e quello dell’ebit del 3%, con un conseguente calo dei margini.
Moncler
Giudizio neutrale (equalweight) con target price 15 euro (-6%) sulla società guidata da Remo Ruffini, perché la crescita a doppia cifra dei ricavi e i benefici che derivano dall’espansione della rete saranno più che bilanciati dagli investimenti necessari per sostenere il marchio. Nello scenario ottimista il prezzo obiettivo è 20 euro (+25%).