Quando si effettua un investimento è sempre bene rivolgersi a un consulente di fiducia, che ci aiuta a comprendere quali investimenti fanno al caso nostro.
Tuttavia è bene anche avere un’informazioni indipendente, soprattutto se si tratta di rendimento dei titoli di Stato che per la seconda  volta nell’arco di un anno, il rendimento dei Btp decennali è calato sotto il tetto del 4%. Si era già verificato nella scorsa primavera, con il minimo del 3,76% agli inizi di maggio. Poi la ripresa, con l’ esultanza dei risparmiatori in cerca di rendimenti. E, ora, il nuova calo al 3,91%. Comunque rimane un tasso alto, se rapportato all’inflazione che oggi vale lo 0,7% annuo: il rendimento effettivo per chi in questo momento compra un Btp è quindi superiore al 3%.
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Ma c’è chi aspira ad ottenere di più, specialmente dopo che il mercato azionario, negli ultimi 12 mesi ha dato ritorni a due cifre per gli investitori amanti del rischio. Oggi lo scenario non è dei più rassicuranti: i tassi sui titoli di Stato sono in discesa; le Borse hanno già viaggiato veloce (anche se Milano è lontanissima dai massimi) e non è detto che si ripetano; e, per chi vuole la liquidità , i conti di deposito online non danno più i rendimenti del passato, che raggiungevano anche il 4%.
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Quindi, cosa fare? Le tre principali voci finanziarie amate dal risparmiatore italiano sono obbligazioni, azioni e liquidità , in un tempo in cui le finanze pubbliche sono capaci sicuramente di «incassare il dividendo» dello spread ai minimi, ma la fase è con certezza ribaltata per l’investitore privato che desidera allocare risorse più che prenderle a prestito.