Le previsioni di un leggero aumento della richiesta di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono state smentite. Infatti, a sorpresa i dati dimostrano che c’è una diminuzione della richiesta di sussidi di disoccupazione di 10 mila unità , mentre le previsioni erano di un aumento di 7 mila unità . Il dato continua quindi a diminuire e a livello continuativo arriva al minimo da gennaio 2008.
Le aspettative non sono state quindi rispettate e i mercati finanziari ne traggono beneficio. L’attesa si vedeva nelle Borse europee e non solo e la situazione si apprestava ad essere tranquilla e senza particolari scosse. Piazza Affari mostra di ottenere buoni spunti da questi dati degli Stati Uniti con il Ftse Mib a +1% a 18.962 punti.
Ci sono altri dati a livello economico degli Stati Uniti che influenzano i mercati internazionali. Gli ordini di beni durevoli sono scesi di una percentuale non prevista. Infatti, la diminuzione è del 2% a ottobre mentre era atteso all’1,7%.
Il cambio euro/dollaro è abbastanza stabile a 1,3599 vicino quindi all’1,36. A Wall Street i futures salgono in media dello 0,10%. Il Nasdaq ha intanto chiuso sopra quota 4 mila facendo registrare un livello che non si aveva dal 2000. L’attenzione è ora all’influenza dei dati sulla fiducia dei consumatori, che è in leggero calo, e all’eventualità , che sembra lontana, di un anticipo da parte della Federal Reserve del tapering a dicembre. I dati macroeconomici diffusi dagli Stati Uniti non sembrano comunque aiutare gli investitori che sono confusi in riferimento alle prossime azioni della banca centrale americana.