La società sta lavorando, per fare fronte a uno scenario nel comparto petrolifero sempre più difficile, a un piano di ristrutturazione che prevede il taglio dei costi e la razionalizzazione del portafoglio ed ha scelto come advisor il gruppo Bain&Co.
Il titolo Saipem accelera al ribasso in borsa sulla falsa riga delle anticipazioni delle principali agenzie stampa.
La società sta lavorando, per fare fronte a uno scenario nel comparto petrolifero sempre più difficile, a un piano di ristrutturazione che prevede il taglio dei costi e la razionalizzazione del portafoglio ed ha scelto come advisor il gruppo Bain&Co. L’azione cede al momento il 2,22% a 8,165 euro, testando il minimo intraday a quota 8,15 euro.
Tre fonti a conoscenza del dossier hanno addirittura anticipato all’agenzia Reuters il nome del piano: “Fit to sixty”, ovvero, come adattare l’azienda a un prezzo del petrolio visto intorno ai 60 dollari al barile nei prossimi mesi. La notizia non è stata finora commentata ufficialmente né daSaipem né da Bain&Co.
Il piano molto probabilmente sarà discusso in occasione del cda che analizzerà i conti del primo semestre, il prossimo 28 luglio, e sarà propedeutico alla riduzione della quota del 43% di Eni nel capitale di Saipem. Da tempo si parla infatti della possibilità che la società del Cane a sei zampe possa scendere sotto il 30% di Saipem per poterne deconsolidare il consistente debito che a fine marzo ammontava a 5,2 miliardi di euro.
Ma il drastico calo del prezzo del titolo in borsa: Saipem ha perso più di due terzi del suo valore negli ultimi due anni, penalizzata dall’inchiesta su presunte tangenti in Algeria, da due profit warning e dal progressivo peggioramento delle prospettive del business anche con lo stop al progetto South Stream, ha lasciato nel limbo quest’operazione anche perché richiederebbe un aumento di capitale che in un report dello scorso 22 luglio Mediobanca Securities ha stimato in 3-3,5 miliardi di euro.