
A smentire questa convinzione, infatti, è non solo il permanere della condizione di instabilità e una ripresa decisamente più lenta del previsto, ma anche le previsioni di Goldman Sachs, secondo cui nei prossimi mesi le quotazioni del metallo giallo saliranno fino a raggiungere i 1.300 dollari all’oncia.
La banca d’affari, infatti, è convinta che il livello bassissimo dei tassi d’interesse negli Stati Uniti, l’apprezzamento del dollaro nei confronti delle altre valute e il calo dei listini azionati porteranno ad un aumento degli acquisti speculativi sull’oro. Goldman Sachs, inoltre, prevede che entro la fine dell’anno la Federal Reserve prenderà delle misure monetarie quantitative che contribuiranno ulteriormente a spingere in alto le quotazioni dell’oro.
Nel frattempo il future sull’oro per consegna dicembre ieri è salito a 1.216,8 dollari l’oncia, mentre il prezzo spot si attesta a 1.214,4 dollari. In questo caso, secondo gli esperti, a spingere in alto il prezzo dell’oro è stato anche l’aumento inatteso delle richieste di sussidi alla diosccupazione che ha alimentato i timori di una nuova recessione.
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