
I Bot vincono anche in relazione alle spese complessive: in cinque anni per diecimila euro chi ha investito sui Bot ha speso il 2,30% mentre chi ha puntato ai fondi ha dovuto sborsare il 6,94%, più del doppio. Per non parlare di chi ha puntato sui Btp, visto che in questo caso le cose sono andate anche meglio: un guadagno del 13,80% per una spesa del 2,92%.
Più che sulle performance degli ultimi cinque anni, tuttavia, al momento l’attenzione degli investitori è puntata soprattutto sulle previsioni in relazione ai prossimi dodici mesi, in maniera tale da cercare di riuscire a ottenere rendimenti elevati. A riguardo gli esperti sono concordi nel ritenere che nel corso dei prossimi mesi tutte le principali categorie di investimento offriranno rendimenti si interessanti, ma non eccessivamente, soprattutto a causa del perdurare del contesto macro-economico piuttosto complicato.
Inutile dire che il ruolo di protagonista spetta ancora una volta ai paesi emergenti, dal momento che gli esperti sono concordi nel ritenere che la in questa fase bisogna privilegiare le aziende europee che realizzano una parte considerevole del loro fatturato nei paesi emergenti. Tra queste citiamo la tedesca Siemens e la svedese Atlas Copco.