L'aumento del costo del bollo sul dossier titoli rischia di frenare non poco la propensione al rischio degli investitori. Secondo le prime stime...
Ma a quanto pare il governo sta pensando di rendere meno gravosa questa nuova incombenza a carico degli investitori.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa pubblicate da Milano Finanza, infatti, il governo starebbe pensando di modificare la norma contenuta nella manovra finanziaria e riguardante l’aumento del costo annuo del bollo sul dossier titoli, in particolare l’idea sarebbe quella di lasciare invariato il costo del bollo a 34,2 euro per i conti con giacenza inferiore a 25.000 euro, mentre l’attuale versione della norma prevede invece che gli unici a salvarsi dal rincaro sarebbero quelli con conti aventi giacenza non superiore ai 10.000 euro.
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Per i dossier con un ammontare compreso tra i 25.000 e i 100.00 euro, invece, il costo del bollo salirebbe immediatamente a 120 euro, per poi essere portato a 150 euro nel 2013. Per le giacenze superiori a 100.00 euro, invece, il costo del bollo salirebbe a 380 euro.
Quel che è certo è che l’aumento del bollo sul dossier titoli, anche se dovesse essere attuata la modifica che sposta a 25.000 euro la soglia di applicazione del rincaro, andrà inevitabilmente a modificare il comportamento della maggior parte degli investitori. Tra le tipologia di investimento più colpite figurano le azioni e le obbligazioni, in quanto saranno colpite sia dal rincaro del bollo sul dossier titoli che dall’innalzamento dell’aliquota al 20%. I titoli di Stato, invece, saranno colpiti dall’incremento del costo del bollo ma non anche dal quello relativo all’aliquota, che verrà mantenuta al 12,5%.
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Gli unici ad uscire vittoriosi da questa riforma sono i conti deposito, per i quali è previsto un abbassamento dell’aliquota dall’attuale 27% al 20%.