Tutte le dritte del caso per chi intende investire nelle materie prime
Chi sceglie di investire nelle materie prime può farlo sia acquistando la merce in modo diretto, sia puntando su azioni, obbligazioni, ETF o contratti futures.
Ogni investitore, in base alla propria disponibilità economica e al calcolo del rischio che è in grado di sopportare, sia sotto il profilo emotivo che sotto quello economico, dovrà scegliere la modalità e lo strumento finanziario che meglio risponde alle sue aspettative. Potrà dunque decidere di acquistare lingotti d’oro oppure di investire in etf platino, o ancora di affidare il proprio capitale a un fondo.
Ogni tipo di investimento sulle materie prime offre vantaggi, ma anche rischi che devono essere soppesati con attenzione prima di dare il via alle operazioni di compravendita e che derivano principalmente dalle richieste del mercato, dalla reperibilità del bene, dalla situazione geopolitica e, in alcuni casi, dalle condizioni climatiche e meteorologiche.
Quali sono le materie prime
Quando si parla di materie prime si fa riferimento a tutte quelle risorse naturali che sono alla base della produzione di varie tipologie di prodotti; tra le tante è possibile individuare quelle di:
- origine animale, come la carne o la pelliccia
- origine vegetale, derivate sia dall’agricoltura, come gli ortaggi e la frutta, sia dallo sfruttamento dell’ambiente naturale, come il legno
- origine minerale, tra cui oro e gas naturali.
Tra le materie prime delle varie categorie è possibile inoltre individuarne alcune genericamente rare, come il palladio, e altre cosiddette “non rinnovabili†che, a causa del grande utilizzo che ne viene fatto, rischiano l’esaurimento, come il petrolio e il litio.
Come investire nelle materie prime
Le materie prime offrono numerose possibilità di investimento, le quali permettono ai professionisti del settore di diversificare il portafoglio pur rimanendo all’interno di questo specifico mercato. Oltre alla grande varietà di materie prime tra le quali scegliere, l’investitore dovrà anche decidere attraverso quale metodo investire. La scelta dovrà essere effettuata tra:
- l’acquisto diretto dei prodotti: le materie prime sono beni fisici reali che possono essere acquistati, conservati, entro i limiti concessi dal tipo di prodotto scelto, e venduti in base alle fluttuazioni del mercato, scegliendo il momento più favorevole;
- la compravendita di azioni o obbligazioni di società e aziende operanti nel settore delle materie prime di proprio interesse
- l’investimento in ETF, ideali anche per piccoli investitori
- l’accesso a fondi comuni legati alle materie prime
- i contratti futures.
I rischi connessi alle materie prime
Dato che nessun investimento è privo di rischi, anche chi sceglie di investire nelle materie prime deve tenere conto di questo aspetto, il quale, se valutato in modo inadeguato, potrebbe avere gravi ripercussioni sul capitale investito.
La maggior parte delle materie prime è caratterizzata da un’elevata fluttuazione dei prezzi causata da alcuni fattori esterni; tra questi, oltre alle condizioni climatiche e ai disastri ambientali che possono rendere più o meno reperibili alcune risorse naturali, vi sono le richieste del mercato e la situazione geopolitica globale. Anche i tassi di cambio delle valute possono influenzare il valore delle materie prime e alterare il valore dei titoli.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo cercato di capire che cosa significa investire nelle materie prime e quali sono i mezzi per farlo; ogni investitore deve possedere capacità di analisi tali da riuscire a valutare con lucidità i pro e i contro di uno specifico investimento effettuato in un dato momento. Come abbiamo visto, il valore delle materie prime e dei titoli viene influenzato da numerosi fattori esterni che andranno valutati con attenzione prima di effettuare acquisti di prodotti o di investire in azioni, ETF o fondi comuni.