In Italia a febbraio è stata registrata una crescita del prezzi al consumo del 2,4% mentre le previsioni sull'intero anno parlano di un aumento del costo della vita..
In uno scenario del genere, dunque, gli esperti sono concordi nel ritenere che gli investitori debbano puntare su quotazione facenti parte di settori come le materie prime, le utilities, i software, l’energia, il tabacco e la grande distribuzione alimentare.
Questo orientamento deriva principalmente dalla convinzione che in tempi di inflazione una buona performance in Borsa viene registrata soprattutto da quelle aziende che hanno la possibilità di aumentare i prezzi dei loro prodotti senza registrare un calo della domanda, in altre parole quelle aziende che offrono beni o servizi che verranno sempre acquistati dai consumatori, a prescindere da un eventuale aumento dei prezzi.
Per difendersi dall’imminente inflazione, dunque, gli investitori devono puntare su aziende di questo tipo. Guardando a Piazza Affari, in particolare, tra le quotazioni che presentano queste caratteristiche troviamo Eni, Terna, Snam Rete Gas, Sap e Parmalat, mentre fuori dai confini nazionali il consiglio è di puntare su Tesco, Anglo American, Rio Tinto, British American Tobacco e Dassault Systemes.